Una notizia devastante per tutti, per gli appassionati di calcio, per la gente che il calcio non l’ha mai seguito ma che il suo nome lo conosce perfettamente, in quanto Siniša Mihajlović è ufficialmente nell’Olimpo dei grandi.
La morte del duro dal cuore grande, stroncato a soli 53 anni dalla leucemia, non ha lasciato nessuno impassibile. L’annuncio della malattia, lo fece lui stesso, in conferenza stampa, il 13 luglio 2019.
Con la solita schiettezza che lo ha sempre contraddistinto, disse: “Ho la leucemia, ma la batterò giocando all’attacco”. Il 29 ottobre 2019 il trapianto di midollo osseo al Sant’Orsola di Bologna, il 22 novembre le dimissioni.
Ad inizio 2022 i nuovi campanelli d’allarme, quelli che ieri, 16 dicembre, hanno portato al tragico epilogo. Il suo cuore ha cessato di battere in una clinica romana ed è stata la stessa famiglia del grande campione ad annunciarlo.
Questo il comunicato della famiglia: “La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic. Uomo unico, professionista straordinario, disponibile e buono con tutti”. A poche ore dal suo decesso, spunta fuori la verità.