Mentre tutto il mondo piange la prematura dipartita di Sinisa Mihajlovic, mentre sui social spuntato video commemorativi che ripercorrono tutta la sua grande carriera, i suoi goal sorprendenti, le sue mosse in campo che lo hanno consacrato come tra i più grandi calciatori di tutti i tempi, a poche ore dalla sua morte, emergono nuovi clamorosi dettagli sulla decisione del Bologna di esonerare il tecnico serbo, lo scorso settembre.
Si tratta di dettagli, dunque, non certo di poco conto, che stanno suscitando un’ondata di profonda indignazione da parte di molti. Ma vediamo meglio cosa sta accadendo proprio in queste ore di grande dolore. Per il giornalista Luca Telese è “una vergogna” che il club emiliano “finirà per pagare cara“. Parole pesantissime, le sue, sganciate dritte contro il Bologna, l’ultima squadra allenata da Miha. Il Bologna era all’ultimo posto, lui la condusse al decimo, sino ad essere esonerato. Alla fine, fa notare Telese, il Bologna ha guadagnato solo un punto e mezzo, mentre ha perso la dignità. Sinisa, invece, avrebbe preferito una fine da combattente, morendo sul campo.
C’è chi parlò di decisione concordata tra la società e l’allenatore, in modo da consentire al mister di curarsi dalla recidiva in tranquillità, mentre secondo Repubblica, quell’esonero fu il frutto di uno scontro durissimo tra Sinisa e il presidente americano Saputo, con un fortissimo faccia a faccia nella casa romana del mister. Una delegazione dei dirigenti gli fece visita a Roma per cercare di convincerlo a dimettersi, in quanto non lo volevano più come tecnico.