Sigarette, nuova stangata per i fumatori a partire dal 1° gennaio 2026 (1 / 2)

Sigarette, nuova stangata per i fumatori a partire dal 1° gennaio 2026

Il consumo di sigarette in Italia rappresenta ancora una delle principali problematiche di salute pubblica. Secondo i dati più recenti, circa il 20% degli adulti italiani fuma regolarmente, con una leggera prevalenza tra gli uomini rispetto alle donne.

La fascia d’età più coinvolta si situa tra i 25 e i 44 anni, evidenziando come il vizio spesso inizi in giovane età e si consolidi nel tempo. Le conseguenze del fumo sulla salute sono ampiamente documentate. Le sigarette contengono numerose sostanze tossiche, tra cui nicotina, catrame e monossido di carbonio, responsabili di patologie respiratorie e cardiovascolari, oltre a diversi tipi di tumore.

L’Italia ha introdotto diverse normative per ridurre il consumo, tra cui il divieto di fumare nei luoghi pubblici chiusi, il divieto di pubblicità del tabacco e l’aumento delle accise sui prodotti da fumo. Tuttavia, la diffusione di alternative come le sigarette elettroniche e i sistemi a riscaldamento di tabacco ha reso il quadro più complesso.

Il fattore socio-economico gioca un ruolo importante nel consumo di sigarette. Studi nazionali hanno evidenziato che il tasso di fumatori è più alto tra le persone con livelli di istruzione più bassi e tra chi appartiene a categorie lavorative meno qualificate.

E’ di queste ore una clamorosa novità che non piacerà ai consumatori di tabacco in Italia. Dal 1° gennaio 2026 entra in vigore una nuova stretta fiscale sulle sigarette e i prodotti del tabacco prevista dalla Legge di Bilancio 2026, con un aumento graduale delle accise che farà salire il prezzo dei pacchetti già dai primi mesi del nuovo anno. Di quanto aumenterà il costo? Scopriamolo nella seconda pagina.