In appena sette mesi, la grave patologia ha spento il sorriso e la vita di Luis Hernando Guayabo Diaz, ma non è riuscita a cancellarne la luce. A soli 37 anni, Luis si è spento prematuramente, lasciando un vuoto profondo nella sua famiglia e in quanti hanno avuto la fortuna di incontrarlo. Il suo passaggio in questa vita, seppur breve, ha lasciato tracce forti, autentiche e piene di significato.
Originario della Colombia, Luis si era laureato in giurisprudenza a Bogotá. Due anni e mezzo fa era arrivato in Italia con l’idea di fare una vacanza. Invece, il destino aveva altri piani: a Valdagno ha conosciuto Giorgio Cocco, l’uomo che sarebbe diventato suo compagno di vita. L’amore tra i due è nato in fretta e con profondità.
Luis ha deciso di restare, trovando lavoro come operaio e costruendosi una nuova quotidianità. «Luis voleva dare un senso diverso alla propria esistenza. Era una persona profondamente spirituale, matura e consapevole – racconta Giorgio –. Dopo la diagnosi, ha affrontato tutto con grande dignità e coraggio. Non ha mai perso il sorriso, anzi, cercava sempre di far star bene gli altri. Ci siamo sposati il 9 marzo 2024. Il nostro è stato, ed è ancora, un amore infinito.»
Amante della musica, della lettura, della meditazione e del fitness, Luis si era inserito con naturalezza nella vita della comunità valdagnese. Amava passeggiare al parco “La Favorita” con i suoi due cani, Ariel, che considerava un angelo custode, e Siria.
La sua presenza era discreta ma intensa, il suo sguardo sempre attento a chi lo circondava. L’ultimo saluto a Luis si è tenuto oggi, 4 luglio, nella sala dell’obitorio di Valdagno. Chi l’ha conosciuto sa che il suo sorriso e la sua gentilezza non si spegneranno mai davvero. Luis ha lasciato dietro di sé una scia di amore, gratitudine e silenziosa forza.