Dopo un mese di indagini serrate delle forze per dare un nome al killer di Sharon Verzeni, è arrivata finalmente la svolta sul caso. La barista 33enne, che quella triste notte del 30 luglio era uscita di casa per fare una passeggiata, sarebbe stata uccisa da Moussa Sangare, un 31enne di origine africana e residente a Suisio, un paese della Bergamasca, distante appena cinque chilometri da Terno d’Isola.
In queste settimane, le autorità hanno lavorato intensamente per chiarire il mistero e hanno focalizzato l’attenzione su un uomo che era stato visto in bicicletta quella notte. Si trattava proprio di Moussa Sangare, che nelle scorse ore ha confessato tutto alle forze dell’ordine. Durante l’interrogatorio, ha ammesso di essere coinvolto, dichiarando, “Non so spiegare perché sia successo, l’ho vista e l’ho aggredita”.
Questa ammissione ha suscitato grande sorpresa e preoccupazione nella comunità e tra gli investigatori, che ora cercano di capire le motivazioni e il contesto del gesto. La confessione di Sangare ha aggiunto un ulteriore strato di complessità al caso, che continua a rimanere avvolto nel mistero, non essendoci apparentemente un movente.
Con l’arresto di Moussa Sangare, la giustizia ha iniziato a fare il suo corso, ma restano ancora molti punti oscuri da chiarire. Questa apparente assenza di motivazioni dietro il gesto tremendo, ha sollevato interrogativi su possibili motivazioni psicologiche e sociologiche. Alcuni esperti hanno fatto riferimento al mito di Erostrato, un pastore che incendiò il Tempio di Artemide nel tentativo di ottenere fama immortale.
Le indagini intanto proseguono, e l’ultimo clamoroso colpo di scena è proprio di questi minuti. Spunta una scoperta clamorosa sul killer della povera Sharon Verzeni. Gli inquirenti si sono ritrovati tra le mani una fot scioccante. Guardate insieme a chi è il killer: scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.