Proseguono senza sosta le ricerche di Marianna Bello, la donna di 38 anni scomparsa a Favara, madre di tre figli. Oggi pomeriggio, al centro di coordinamento di via Olanda, si è riunito il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo.
Nel corso dell’incontro, le autorità hanno deciso di prorogare le attività di ricerca almeno fino a domenica 12 ottobre, superando così il limite dei nove giorni previsto dal protocollo standard per le persone scomparse. Le operazioni sul campo continuano senza sosta: le squadre stanno scandagliando minuziosamente i laghetti e il canalone presenti nel vallone di Favara.
Dopo il ritrovamento, avvenuto ieri, della giacca di Marianna nei pressi del depuratore di Burgialamone, gli operatori hanno concentrato le ricerche nelle aree circostanti, con il supporto delle idrovore dei vigili del fuoco e della protezione civile, impegnate a svuotare pozzi e bacini d’acqua. Al momento, però, della donna non vi è ancora alcuna traccia.
A rafforzare le operazioni, a partire da mercoledì 8 ottobre, il gruppo cinofilo dei carabinieri impiegherà cani molecolari provenienti dalla Toscana, che si aggiungeranno agli interventi già effettuati dal nucleo di soccorso alpino della Guardia di Finanza. Non solo terraferma: il comitato ha previsto anche l’attivazione della Guardia Costiera, che con le proprie unità navali controllerà il litorale di Agrigento, Palma di Montechiaro e Licata, ampliando il raggio delle ricerche e cercando eventuali indizi lungo la costa.
La proroga decisa oggi sottolinea la gravità e la complessità del caso, con le istituzioni che rimangono mobilitate e determinati a non lasciare alcuna area inesplorata. Ogni giorno le squadre effettuano perlustrazioni sistematiche e controlli mirati, con l’obiettivo di ricostruire i movimenti della donna e ottenere qualsiasi elemento utile a chiarire la sua scomparsa.