Sergio Muniz ha condiviso con i telespettatori di La Volta Buona, una confessione davvero toccante. L’attore ha raccontato che suo figlio Yari, nato quattro anni fa dalla relazione con Morena Firpo, è affetto da epidermolisi bollosa, una patologia genetica rara della pelle.
Muniz ha specificato che Yari : “Ha la pelle molto delicata, ma sta bene. Ha sviluppato una proteina nuova che lo aiuta a compensare la mancanza di collagene”, e che nel mondo esistono solo quattro casi riconosciuti con questa particolare mutazione.
L’attore ha aggiunto di voler proteggere suo figlio, tutelandolo e confidando nella ricerca scientifica sulle patologie rare, come quella che ha colpito il piccolo Yari. Un racconto indubbiamente forte, quello reso da Sergio, che ha scelto di rompere il silenzio su un argomento che, spesse volte, passa in secondo piano.
L’epidermolisi bollosa è una patologia genetica che rende la pelle estremamente fragile, soggetta a lesioni e bolle anche in seguito a lievi sfregamenti o traumi. Nei casi più rari, come quello di Yari, il corpo riesce a sviluppare proteine alternative che aiutano a migliorare la condizione clinica.
Pur non esistendo, al momento, una una cura definitiva, la gestione quotidiana e il supporto medico possono garantire una qualità di vita normale. Di sicuro le parole di Sergio Muniz hanno scosso profondamente i telespettatori, poiché hanno posto l’accento su una patologia rara, attorno alla quale la ricerca sta effettuando studi, in modo da migliorarne l’intervento terapeutico. Di sicuro, la confessione dell’attore, ha rimarcato l’importanza di tre elementi: la consapevolezza, la ricerca e il sostegno pubblico, per affrontare al meglio una patologia rara.