Serena Mollicone, finalmente esce fuori la verità: il nome dell’assassino

Ci sono novità per quanto riguarda il caso di Serena Mollicone, la ragazza che sarebbe stata uccisa all'interno di una caserma dei carabinieri ad Arce.

Serena Mollicone, finalmente esce fuori la verità: il nome dell’assassino

In Italia ci sono tanti casi di cronaca che accadono ogni giorno. Spesso si tratta di tragedie che hanno a che fare con malori improvvisi o con incidenti stradali. A tal proposito basti ricordare quanto avvenuto il 16 dicembre scorso sulla strada provinciale che collega Brindisi a San Pietro Vernotico, dove due ragazzi hanno perso tragicamente la vita in uno scontro che ha coinvolto tre vetture. Le vittime avevano 19 e 32 anni ed erano alla guida delle rispettive auto.

Ma purtroppo ci sono dei fatti che fanno discutere anche a distanza di molti anni dal loro accadimento. Questo è quello di Serena Mollicone, ad esempio, la ragazza originaria di Arce in provincia di Frosinone, che scomparve il primo giugno 2001 e che venne trovata senza vita due giorni dopo in località Fonte Cupa, nel territorio di Fontana Liri. Su questo episodio ci sono delle novità.

Serena Mollicone, novità sul caso

In questi anni è andato avanti il processo sul caso di Serena Mollicone. Per quello che per l’autorità giudiziaria è stato un vero e proprio omicidio, sono stati rinviati a giudizio i quattro carabinieri che erano presenti all’interno della sazione di Arce, l’ex comandante della stazione di Arce, la moglie di quest’ultimo Anna Maria e il loro figlio Marco.

Per tutti l’accusa è gravissima: dovranno infatti rispondere di omicidio volontario, occultamento di cadavere, istigazione al suicidio e favoreggiamento. Nel corso della sua recente requisitoria il pm di Cassino avrebbe fatto il nome di colui che dovrebbe avere ucciso materialmente Serena. 

“L’autore dell’omicidio di Serena Mollicone è Marco Mottola” – così avrebbe affermato il pm di Cassino. L’uomo in questione ha indicato come esecutore materiale del delitto uno dei tre imputati per omicidio volontario e occultamento del cadavere assieme al padre, Franco, ex comandante della caserma e alla moglie Anna Maria. 

Continua a leggere su Fidelity Donna