Sentono un cattivo odore dal sacco, lo aprono e ci trovano pezzi di corpo: "Sono del ragazzo scomparso" (2 / 2)

Attimi di puro terrore alla periferia di Spoleto nella serata di lunedì, quando un sacco di plastica abbandonato in un terreno a ridosso di alcune abitazioni e di un’area giochi per bambini ha rivelato un macabro contenuto. Il ritrovamento, che ha immediatamente fatto scattare l’allarme, è stato confermato dagli investigatori come un delitto, probabilmente commesso in un altro luogo e con l’utilizzo di un’arma da taglio.

Le prime verifiche hanno portato all’identificazione dei resti umani presenti nel sacco: si tratta con ogni probabilità di Bala Sagor, 21 anni, originario del Bangladesh. Il ragazzo, regolarmente residente in Italia e ospite di un centro di solidarietà, lavorava come aiuto cuoco e risultava scomparso dallo scorso 18 settembre. Accanto al sacco è stata rinvenuta una bicicletta elettrica, subito repertata dai carabinieri.

Una testimone ha dichiarato di riconoscerla come appartenente al giovane, un dettaglio che ha consentito agli investigatori di ricostruire parte dei suoi spostamenti nelle ore precedenti al decesso. L’allarme è stato lanciato da un residente della zona che, notando la costosa bici parcheggiata in modo sospetto, ha avvertito le forze dell’ordine.

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Mio marito stava lavorando in giardino quando ha visto la bicicletta nel retro della casa”, ha raccontato una vicina. “Ci è sembrato strano trovarla lì, così abbiamo chiamato i carabinieri. Poco dopo hanno scoperto il sacco nascosto proprio sotto di essa”. L’area è sorvegliata da telecamere e i supporti di registrazione sono già stati acquisiti per individuare eventuali movimenti sospetti.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Spoleto e condotte dai carabinieri del comando provinciale di Perugia insieme alla compagnia locale, proseguono senza sosta. L’esame autoptico, affidata all’istituto di medicina legale di Perugia, dovrà stabilire le esatte cause del decesso, con ferite da taglio come ipotesi principale.