La presenza di uno scorpione in casa non ha alcun legame con l’occulto o con presagi misteriosi, come talvolta suggerisce la tradizione popolare. Nella realtà, questi aracnidi entrano nelle abitazioni semplicemente in cerca di cibo, riparo e condizioni ambientali favorevoli. Proprio come i ragni, a cui sono imparentati, alcune specie di scorpioni possono spingersi all’interno delle nostre mura, soprattutto se si abita in campagna o ai piani bassi.
In Italia, la loro comparsa è decisamente più rara rispetto a insetti come millepiedi, coleotteri o falene. Gli scorpioni italiani, pur possedendo un pungiglione velenoso, non rappresentano generalmente un pericolo letale per l’uomo, se non in casi di allergia o situazioni particolarmente delicate. Le nostre case offrono loro un ambiente che ricorda quello naturale: ripari simili a grotte, angoli bui dove nascondersi e una buona disponibilità di prede.
Luoghi come cantine, soffitte e garage, spesso umidi e scarsamente illuminati, attirano gli scorpioni in quanto ricchi di insetti di cui si nutrono. Questi animali sono predatori notturni, quindi restano nascosti durante il giorno e si muovono di notte per cacciare. Le luci delle nostre abitazioni facilitano il loro compito: attirano falene, coleotteri e altri piccoli artropodi, che diventano facili prede.
Ma non è solo il cibo a motivarne l’ingresso: le case rappresentano anche un rifugio sicuro dalle intemperie e dai predatori naturali. Pioggia, vento e temperature estreme spingono gli scorpioni a cercare riparo, così come facciamo noi. Inoltre, le abitazioni offrono condizioni stabili di temperatura e umidità, simili a quelle delle grotte. Ciò permette agli scorpioni di evitare lunghi spostamenti alla ricerca di rifugi alternativi e di sopravvivere senza eccessivi rischi durante periodi freddi o molto caldi.
Gli spazi sotto i mobili, le fessure nei muri e le scatole abbandonate diventano così rifugi ideali. Non va dimenticato che l’intervento umano contribuisce all’incontro tra scorpioni e abitazioni: la costruzione di case, strade e infrastrutture riduce il loro habitat naturale, costringendo questi animali a spingersi più vicino agli ambienti umani.