Scoprire il giorno del proprio decesso? È possibile, con un metodo che conoscono in pochi (2 / 2)

L’Intelligenza Artificiale è arrivata a raggiungere risultati davvero paurosi, agghiaccianti, iper realistici ed è ormai impiegata in molteplici ambiti ma sapete che, proprio essa, è riuscita a stabilire la data del vostro decesso? Attraverso il suo impiego, tutti noi possiamo sapere quando avverrà il nostro trapasso. Ma in che modo? Attraverso l’impiego di un sistema, chiamato “calcolatore di morte” che si avvale della stessa tecnologia usata per ChatGPT. Sebbene il nome non lasci presagire nulla di buono, suonando funesto, il meccanismo del calcolare consiste nel passare in rassegna tutto ciò che di bello e di brutto è accaduto nell’esistenza di un soggetto, in modo da trarre la sua previsione.

Chi ha creato questo calcolatore, ha spiegato, in modo molto dettagliato, che l’ algoritmo “life2vec” passa in rassegna tutto, ma proprio tutto, quello che riguarda un singolo soggetto, dunque la storia lavorativa, economica, sanitaria dello stesso, fino a estrapolare le sue conclusioni, comunicando quando arriverà il giorno del suo decesso.

Ma si tratta di un qualcosa di attendibile? Al momento la precisione del calcolatore è del 78 % e uno dei ricercatori che sta continuando ad occuparsi dello studio, in modo da perfezionarlo, ha fatto delle importanti dichiarazioni a riguardo. Lehmann, questo è il suo nome, ha detto: “Proprio come le parole si susseguono nelle frasi, gli eventi si susseguono nella vita umana” .

Pensione di reversibilità, ecco cosa cambia a partire dal 2026 Pensione di reversibilità, ecco cosa cambia a partire dal 2026

Ma non è tutto, dal momento che l’algoritmo è in grado addirittura di capire qual è la personalità dei soggetti testati. Ma come si è arrivati a questi risultati? Il team di ricercatori hanno esaminato una popolazione eterogenea di 6 milioni di danesi, donne e uomini, di differenti età, in un lungo arco temporale, tra il  2008 e il 2016, utilizzando l’algoritmo “life2vec” per scoprire quali tra i soggetti avrebbero probabilmente vissuto per almeno 4 anni oltre il 1 gennaio 2016.

I ricercatori hanno istruito l’intelligenza artificiale in modo semplice, assegnando un token ad ogni accadimento/evento/situazione, in modo da dare un punteggio ad ogni avvenimento della vita di un soggetto. Come riportato da diversi siti che si sono occupati di questa importante scoperta, una frattura dell’avambraccio è rappresentata come S52; il lavoro in tabaccheria è codificato come IND4726, il reddito è rappresentato da 100 token digitali diversi; “emorragia post-partum” è codificato come O72. Ogni avvenimento triste, ma anche appartenente alla quotidianità, dunque alla professione, alla sfera della salute, alla famiglia et, è stato passato in rassegna, sino a prevedere chi sarebbe deceduto entro il 2020. Ok, la tecnologia e la scienza hanno fatto enormi passi avanti ma ci siamo mai chiesti chi è curioso di sapere, per davvero, quando arriverà il suo ultimo giorno di vita terrena?