In un mondo sempre più globalizzato come il nostro, il pericolo di nuove pandemie è sempre dietro l’angolo. L’attenzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è sempre altissima su questi temi e si teme che nei prossimi anni l’umanità debba fare i conti con la cosiddetta ‘malattia X’, una patologia sconosciuta ma che presto potrebbe prendere piede.
Venendo al tema del cosiddetto ‘batterio carnivoro’, le autorità sanitarie del Giappone hanno segnalato un aumento significativo dei casi di grave infezione da streptococco, in particolare nell’area di Tokyo, dove i casi sono triplicati nell’ultimo anno. Nel periodo da gennaio al 10 marzo, sono stati registrati 474 casi di sindrome da choc tossico streptococcico (SSTS), con un tasso di decessi fino al 30%.
Le infezioni orofaringee da streptococco in tutto il Paese sono quadruplicate negli ultimi quattro anni. Sebbene il Giappone abbia in media registrato da 100 a 200 casi di SSTS dal 1992, nel 2019 il numero è salito a 894 casi. L’Istituto nazionale per le malattie infettive del Giappone ha affermato che i fattori responsabili di questi casi sono in gran parte sconosciuti. Nel periodo tra luglio e dicembre 2023, 65 persone sotto i 50 anni sono state diagnosticate con SSTS, e circa un terzo di esse ha perso la vita a causa di questo batterio.
Intervistato da Adnkronos, il noto infettivologo Matteo Bassetti si è espresso così in merito a questa scoperta: “E’ un problema importante non solo del Giappone. Le infezioni da streptococco sono aumentate in tutto il mondo e anche in Italia, basta guardare i dati del nostro Paese se avessimo un sistema di sorveglianza“.
L’infettivologo Matteo Bassetti ha evidenziato come questo problema non riguarda solo il Giappone ma sia diffuso in tutto il mondo, inclusa l’Italia, dove si registrano aumenti simili. Bassetti ha anche annunciato la presentazione dei dati sulle infezioni da streptococco in Liguria, puntualizzando come siano di una certa gravità e destino non poca preoccupazione.