Scomparsa piccola Kata, la confessione della nonna (1 / 2)

Scomparsa piccola Kata, la confessione della nonna

Sono passati ormai quasi 3 mesi dalla scomparsa della piccola Kata, la bimba peruviana di cui si sono perse le tracce lo scorso 10 giugno. Risiedeva con la madre ed il fratello minore presso una camera dell’ex hotel Astor di Firenze, uno stabile finito nelle mani della criminalità organizzata ed occupato da un centinaio di abusivi, tutti di nazionalità straniera.

Ad accorgersi della scomparsa di Kata è stata proprio la madre Katrina Alvarez che, rientrata da lavoro, non ha più ritrovato la piccola che, intanto, era stata affidata al fratello e alla cognata. Sin dalle prime ore, i genitori della bambina si sono mostrati fermamente convinti dell’ipotesi rapimento.

Ad oggi la pista più seguita dalla Procura attiene alle presunte faide tra clan per il controllo del racket delle camere all’interno dell’ex albergo occupato. Tuttavia i blitz che sono stati eseguiti sinora presso lo stabile occupato non hanno portato ad alcun risultato degno di nota, se non cogliere degli indizi utili sulle possibili vie di fuga dei rapitori.

Lo scorso 5 agosto c’è stata una svolta nelle indagini: le forze dell’ordine hanno proceduto all’arresto di 4 peruviani e dello zio della bambina scomparsa, coinvolto anch’egli nel racket delle camere. Sequestrati anche i cellulari dei genitori di Kata, i quali si sospetta da tempo non abbiano detto tutto ciò che sanno.

Intanto, dopo l’arresto, lo zio di Kata è stato interrogato dalle forze dell’ordine. Sulla sua posizione sono in corso ancora ulteriori accertamenti da parte dell’autorità giudiziaria.

Ma in queste ore sono arrivate delle novità per quanto riguarda la piccola Kata. Ci sono state delle dichiarazioni da parte della nonna, andiamo a vedere nel dettaglio che cosa è successo.