La famiglia di Kata ha assunto come consulente alle indagini il dottor Luciano Garofalo, generale dei Ris dei carabinieri di Parma in congedo. Anche per l’esperto ci sarebbero comunque delle speranze per ritrovare in vita la bambina scomparsa da Firenze, ma lo stesso ha fatto notare che ormai è passato troppo tempo.
La famiglia dal giorno della scomparsa di Kata è chiusa nel suo dolore e gli appelli si susseguono. In questi giorni sono andate avanti come si diceva nella pagina precedente le ispezioni all’interno dell’ex hotel Astor, e gli inquirenti in queste ore hanno fatto una scoperta abbastanza inquietante.
Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale, all’esterno dell’ex hotel è stato trovato un laboratorio per preparare le sostanze stupefacenti. Lo stesso è stato mostrato durante una puntata di Mattino Cinque, dove le telecamere hanno mostrato lo stato di forte degrado in cui si trova la struttura in questione.
“È impossibile che si sia persa da sola, qualcuno l’ha presa e l’ha portata via. Ho detto ai carabinieri chi può essere stato. Solo Dio sa quello che sento, mettete una mano sul cuore e liberatela” – così ha detto negli scorsi giorni la mamma di Kata.
I media, in particolare la testata TgCom24, hanno supposto che forse proprio il laboratorio dove veniva confezionato lo stupefacente potesse essere stato il primo nascondiglio dove è stata portata Kata dopo essere stata rapita. Poi da lì sarebbe stata fatta sparire ancora non si sa dove.
Le telecamere di “Mattino Cinque News” hanno inoltre mostrato una possibile via di fuga dei rapitori che avrebbero potuto condurre la bambina fuori dall’ex hotel Astor.