Scomparsa di Emanuela Orlandi, l’agghiacciante annuncio è arrivato poco fa

Si tratta della ragazza, cittadina vaticana, scomparsa il 22 giugno 1983 e mai più ritrovata. Adesso ci sono delle novità per quanto riguarda il caso in questione, vediamo che cosa sta succedendo.

Scomparsa di Emanuela Orlandi, l’agghiacciante annuncio è arrivato poco fa

In Italia ci sono dei casi che anche a distanza di anni dal loro accadimento fanno parlare di sè. Si tratta di importantissimi fatti di cronaca che creano molta apprensione all’interno della pubblica opinione, basti pensare a quello che ormai da 17 anni attanaglia la famiglia di Denise Pipitone, la bimba scomparsa da Mazara del Vallo e mai più ritrovata. Da allora la mamma, Piera Maggio, assieme al padre, non ha mai smesso di cercarla e per alcuni la bimba potrebbe essere ancora viva. 

Ma quando si parla di scomparse misteriose non si può non citare il caso di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno 1983 e ami più ritrovata. Anche da quel momento i famigliari, in particolare il fratello Pietro Orlandi, non ha mai smesso di cercarla e ancora oggi si aspetta la verità su un caso davvero molto particolare. Adesso ci sono però delle novità proprio su Emanuela Orlandi. 

Manuela Orlandi, “la verità shock”

Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale, il 20 ottobre scorso è uscita una docu-serie di Netflix che tratta proprio del caso di Manuela Orlandi. Nella serie ci sarebbero contenute delle importanti rivelazioni da parte di una sua amica, rivelazione che farebbero tremare proprio i piani alti del Vaticano.

E si, perchè la serie farebbe intendere che la ragazza sarebbe stata rapita da qualcuno che operava proprio all’interno della Santa Sede. “Mentre in Italia cercavano di mettere la storia a tacere ora andrà in onda in tutto il mondo. In 160 Paesi in contemporanea. E questa secondo me sarà davvero la svolta” – queste sono state le parole di Pietro Orlandi a Today in occasione dell’uscita della docu-serie prodotta da Netflix. L’uomo ha raccontato di essere stato contattato da una persona in Vaticano in quanto voleva informarsi se proprio il fratello di Manuela stesse partecipando ad una serie sulla ragazza scomparsa. La stessa Netflix vietò a Pietro di parlarne con qualcuno. 

Da quanto è dato sapere nel documentario c’è l’intervista ad una amica di Emanuela, che avrebbe rilasciato fortissime dichiarazioni. Quest’ultima avrebbe detto che un giorno, mentre Manuela stava nei giardini vaticano una persona molto vicina al Papa si avvicinò a lei e pare ci avesse provato: in questo frangente l’amica di Emanuela parla di atteggiamenti riferiti alla sfera sessuale. Pare inoltre che questa amica della Orlandi non sarebbe mai stata ascoltata dagli inquirenti, in quanto non faceva parte della sfera di amicizie che Manuela aveva in Vaticano. 

“E credo che Emanuela scelse proprio lei per fare questa confessione proprio perché non apparteneva all’ambiente vaticano” – queste le parole di Pietro Orlandi, il quale riferisce che la sorella non ha mai riferito alla sua famiglia questo episodio, questo perchè non sarebbe mai stata creduta. Inoltre, nell’83 la pedofilia all’interno della Chiesa era un tabù. “Quel tentativo di approccio poteva anche servire forse per portare Emanuela da un’altra parte, o per ricattare qualcuno” – questo il pensiero di Pietro. 

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