Scatta l’allarme in tutte le scuole italiane. La scoperta poco fa

Nuovo pericolo nelle scuole italiane, uno studio ha fatto emergere dei pericoli ancora piuttosto alti. A rischio ancora una volta le attività didattiche: ecco perchè.

Scatta l’allarme in tutte le scuole italiane. La scoperta poco fa

La scuola è ricominciata da circa un mese e, dopo due anni di restrizioni e regole piuttosto stringenti, milioni di ragazzi sono ritornati tra i banchi quasi in totale libertà. Non mancano voci discordi rispetto a questa linea ormai più ‘liberale’, temendo che abbassare nuovamente la guardia possa portare a delle conseguenze drammatiche

La previsione, come al solito, è che i contagi con la stagione fredda possano presto risalire, e i luoghi più a rischio dal punto di vista di nuovi focolai sono proprio le scuole. Un recente studio scientifico ha lanciato nuovamente l’allarme, ci sono di nuovo pessime notizie per il mondo della scuola: ecco cosa rischiamo a breve.

La scoperta

Sono stati anni terribilmente difficili dal punto di vista dell’istruzione e della didattica. Gli alunni hanno avuto modo di sperimentare, loro malgrado, la famosa DAD, che prevedeva appunto una forma di apprendimento a distanza, dietro il monitor del pc e in totale solitudine.

Alla luce dell’eliminazione di tutte le restrizioni di questi ultimi anni, uno studio italiano coordinato dall’epidemiologo Stefano Merler e pubblicato sulla rivista ‘Influenza and other respiratory virus’, è giunto a conclusioni poco rassicuranti: “La trasmissione incontrollata di Sars-CoV-2 tra i banchi potrebbe determinare l’interruzione delle normali attività didattiche e aumentare il carico delle operazioni di tracciamento“.

Secondo i ricercatori, le scuole rappresentano uno dei contesti più a rischio per la trasmissione del virus e possono agire da amplificatore della trasmissione. Il motivo per il quale il virus sembra correre di più nelle aule scolastiche si rinviene soprattutto a causa dall’alto numero dei contatti sociali nei più giovani e nella più bassa probabilità di sviluppare dei sintomi, un fattore che porta i soggetti colpiti a non isolarsi e a trasmettere il virus. Infine, secondo l’epidemiologo, l’ondata di contagi di questi giorni sarebbe causata proprio dalla riapertura delle scuole.

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