” Magari non sarà…nemmeno questa sera… ” è solo l’inizio di Balorda Nostalgia, il brano con cui Olly ha vinto il Festival di Sanremo, quello più trasmesso alle radio, più urlato a squarciagola dagli italiani. E’ lui il trionfatore di questa edizione e dietro la sua vittoria c’è lei, Marta Donà.
Una manager di successo, Marta, che ha collezionato una vittoria dietro l’altra, aggiudicandosi, con i “suoi” Maneskin, Mengoni , Mango e Olly, il trionfo di ben 4 kermesse su cinque, negli ultimi anni.
Ovviamente, dopo le polemiche nate attorno a questa donna (si sa, l’invidia è una brutta bestia!), in tanti leggono le sue dichiarazioni, le sue interviste, a caccia di informazioni, di pensieri messi nero su bianco, di riflessioni, rilasciate dalla diretta interessata.
Del resto Marta, col suo fiuto per i talenti, è innegabile che, se da un lato, catturi l’attenzione in positivo con tanto di chapeau per la sua bravura, dall’altro generi sempre quella punta di rosicheria, da parte di chi ha il dente avvelenato per le sue vittorie, per gli artisti che è stata capace di scoprire, portandoli in alto grazie ai suoi preziosi suggerimenti.
Le parole di Marta Donà, manager di Olly, hanno lasciato il segno eccome. Vediamo insieme cosa ha dichiarato in un’intervista, nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che le sue esternazioni oculate, incisive, sagaci, spiazzano e inducono alla riflessione, possiamo assicurarvelo.