Salvatore Parolisi a piede libero, la rabbia del fratello di Melania (2 / 2)

Lo stesso uomo che il 26 ottobre 2012, nonostante si sia sempre professato innocente, è stato ritenuto l’unico colpevole dell’omicidio della bellissima 29enne Carmela Rea, da tutti chiamata Melania, potrebbe riassaporare la libertà. Attualmente recluso nel carcere milanese di Bollate, pare che abbia iniziato a studiare legge e che stia tenendo, tra le mura del penitenziario, una condotta a dir poco esemplare.

Sulla base di tutto questo, potrebbe esserci una svolta davvero inimmaginabile. Parolisi, che a tutti gli effetti è l’autore materiale di uno dei delitti più efferati della cronaca italiana, pare abbia espresso la volontà di poter usufruire di permessi che possono arrivare, nel complesso, a 45 giorni l’anno. Ovviamente questi rumors hanno  mandato su tutte le furie i familiari di Melania.

Dopo aver dovuto affrontare un lutto così grande, ora sentono che l’assassino potrebbe ricevere anche dei permessi premio, mentre Melania, lo ricordiamo, è sotto terra dal 2011 e lo scorrere del tempo, in questi casi, accentua l’esasperazione. Il fratello della vittima, già tempo addietro, aveva dichiarato: “Credo che questo sia un pensiero non solo mio, ma di tutti gli italiani che si immedesimano con la famiglia Rea, perché un lutto del genere può capitare a tutti”. 

Il fratello aveva aggiunto: “I giudici che nel caso valuteranno se concedere o meno i permessi dovrebbero riflettere su che cosa ha fatto Parolisi, che tra l’altro non si è mai pentito: ha ucciso la moglie e lasciato senza madre una bimba di appena due anni”. Un invito, rivolto ai giudici, a riflettere sulla crudeltà spietata con cui Parolisi ha inveito sul corpo della povere Melania.

Nel frattempo, il detenuto spera di trovare impiego presso la casa di reclusione di Bollate, in provincia di Milano, come centralinista del call center. Se per lui la vita va avanti, per i familiari di Melania associare il volto dell’assassino alla parola “libertà” è l’ennesima offesa alla memoria della 29enne uccisa barbaramente da colui che aveva amato e posto al di sopra di tutto.