Negli ultimi giorni, il caso della piccola Sofia Caputo ha scosso l’opinione pubblica. La neonata, di appena un giorno, è stata rapita all’interno di una clinica a Cosenza da Rosa Vespa, una donna di 51 anni del posto. Secondo quanto emerso dalle indagini, la donna, non potendo avere figli, avrebbe inscenato una gravidanza per nove mesi per poi sottrarre la bambina e farla passare per sua figlia.
Le immagini delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze raccolte hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti. La 51enne si sarebbe introdotta in ospedale fingendosi un’infermiera e, con un pretesto, avrebbe convinto il personale a consegnarle la neonata. L’azione, purtroppo, ha messo in luce alcune falle nei protocolli di sicurezza della struttura sanitaria.
Fortunatamente, l’allarme è stato dato tempestivamente e le forze dell’ordine si sono subito attivate per rintracciare la bambina. Dopo ore di ricerche serrate, Sofia è stata ritrovata sana e salva nell’abitazione della donna, che è stata arrestata con l’accusa di sequestro di persona e sostituzione di neonato. La piccola è stata riconsegnata ai suoi genitori, che hanno potuto riabbracciarla dopo un incubo durato ore.
Le autorità sanitarie hanno già annunciato provvedimenti per migliorare la sicurezza nelle strutture ospedaliere, aumentando i controlli sul personale e implementando nuove misure di identificazione per prevenire episodi analoghi.
A distanza di poche settimane da questa incredibile vicenda, sta facendo molto parlare in queste ore il triste caso di un altro bambino scomparso. Le similitudini con il caso della piccola Sofia sono inquietanti. E’ stato sottratto ai genitori in circostanze analoghe. Poi il clamoroso ritrovamento: scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.