Rita Dalla Chiesa, scoppia lo scandalo sul reddito di cittadinanza

La nota giornalista e conduttrice è intervenuta sul Reddito del cittadinanza, una questione particolarmente spinosa con l'insediamento del nuovo Governo: ecco cosa ha detto.

Rita Dalla Chiesa, scoppia lo scandalo sul reddito di cittadinanza

Eletta alla Camera dei deputati nelle file di Fratelli d’Italia, Rita Dalla Chiesa ha espresso le sue posizioni in merito ad uno dei temi più discussi di recente: il Reddito di Cittadinanza. L’orientamento del partito di Giorgia Meloni sul punto è stato sempre piuttosto chiaro, cioè quello di privilegiare gli investimenti nel mondo del lavoro mettendo da parte il più possibile queste forme di assistenzialismo.

Sono in molti a temere che, con l’insediamento del nuovo Governo, questo sussidio fondamentale per fronteggiare la povertà in Italia quanto meno ridimensionato in modo sostanziale nella sua struttura. Ma cosa ne pensa la figlia del compianto generale Carlo Alberto Dalla Chiesa? In queste ore è intervenuta in maniera molto dura sulla questione: ecco cosa ha confessato.

Le critiche della deputata

Ospite del salotto televisivo di Bianca Berlinguer ‘Carta Bianca’, Rita Dalla Chiesa ha detto la sua su uno dei temi bollenti della passata campagna elettorale. La deputata non ha usato mezzi termini nel definire il Reddito di Cittadinanza come addirittura dannosa se si guarda a quanti lo percepiscono in maniera del tutto illecita. 

Ci sono molte persone che prendono il lavoro come una seconda possibilità oltre il reddito di cittadinanza. Ci sono stati arresti, perquisizioni in casa di chi percepiva il reddito e poi aveva un secondo lavoro in nero“- questo il commento piuttosto duro della ex conduttrice di Forum, che propone invece una ricetta del tutto diversa.

Ricalcando la linea riformista del suo partito, Rita Dalla Chiesa è convinta che il sussidio debba essere rivisto nei suoi tratti essenziali: “Tutti noi vorremmo che le persone vivessero con dignità e non sopravvivessero. Il reddito va mantenuto per alcune fasce bisognose, altre invece non ne hanno bisogno e lo vogliono percepire comunque”. La sensazione è che il nuovo governo si muoverà proprio in questa direzione, cioè di ridimensionare totalmente la fascia di popolazione beneficiaria di questa misura.

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