Rimarremo senza benzina: ecco la data da segnare sul calendario

C'è una data da segnare sul calendario, da quel giorno nel nostro Paese potrebbe non esserci più benzina a sufficienza, con effetti e ricadute inimagginabili sulla popolazione.

Rimarremo senza benzina: ecco la data da segnare sul calendario

Come si sa in questo periodo gli italiani stanno affrontanto una seria crisi economica provocata dalle ostilità che si sono scatenate tra Russia e Ucraina. L’Occidente ha quindi intrapreso delle sanzioni contro Mosca, sanzioni che in un certo senso si sono anche rivoltate contro di noi come un boomerang, visto che la maggior parte delle materie prime, com il gas, le acquistavamo dalla Russia. Questo ha fatto sì che si alzassero i prezzi delle bollette. 

Per famiglie e imprese non è certamente un periodo facile, le difficoltà sono davvero tantissime. Basti pensare che una notissima azienda chimica di Brindisi ha ricevuto una bolletta di 5 milioni di euro di luce. Anche sul fronte del gas e dei carburanti non ci sono buone notizie, e potremmo anche rimanere senza benzina nelle prossime settimane, vediamo che cosa potrebbe succedere.

Italia senza benzina, ecco da quando

Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale ci sarebbero soltanto due mesi per salvare la raffineria di Priolo, in Sicilia, impianto della Lukoil, colosso energetico russo. Difatti l’introduzione dell’embargo al petrolio russo potrebbe causare molti problemi all’impianto siciliano a partire dal 5 dicembre.

Claudio Spinaci, presidente dell’Unione delle Energie per la Mobilità, ha lanciato l’allarme. Dal prossimo 5 dicembre la controllata italiana non avrà accesso al credito “per un eccesso di cautela”. In soldoni vuol dire che la raffineria di Priolo rischia di non avere “dalle banche le garanzie finanziarie indispensabili per le forniture”– così spiega Spinaci. Insomma la situazione è molto seria visto che la raffineria in questione produce il 20% dei prodotti petroliferi italiani.

A proposito del gas l’Unione Europea, come si sa, sta pensando ad un eventuale razionamento. L’inverno che ci attende sembra essere decisamente complicato, l’arrivo dei primi freddi sta già mettendo a dura provare tantissime persone in Italia. “I nostri impianti sempre nei limiti di emissione, hanno già cominciato a utilizzare altri prodotti interni al processo lavorativo, come il gpl o il gas di raffineria. Stiamo massimizzando le nostre risorse, ovviamente tenendo conto dei limiti consentiti” – così conclude Spinaci, che si dice molto preoccupato per la situazione che si sta venendo a creare.

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