Riccardo Boni è deceduto per colpa del sand entrapment: ecco che cos’è (2 / 2)

Secondo quanto appreso dai media internazionali e nazionali Riccardo sarebbe stato coinvolto in quello che negli Stati Uniti chiamano sand entrapment ovvero “intrappolamento da sabbia”.

Da quanto affermano gli esperti si tratta di un fenomeno che nel corso degli anni ha provocato anche più decessi dei sinistri aventi come protagonisti gli squali. Secondo uno studio condotto dai ricercatori Bradley e Barry Maron nel 2007 e riferito al periodo compreso tra il 1990 e il 2006, i decessi causati da tunnel o buche scavate nelle spiagge sono superiori a quelle conseguenti i sinistri con gli squali.

Infatti in quello stesso periodo 16 persone persero la vita a causa delle buche in spiaggia mentre 12 a causa degli squali. Scavare buche sulla spiaggia è uno dei classici passatempi dei più piccoli ma anche dei più grandicelli ma bisogna sapere che si va incontro a pericoli di non poco conto.

Chi è Riccardo Boni, il ragazzo sepolto dalla sabbia a Montalto Chi è Riccardo Boni, il ragazzo sepolto dalla sabbia a Montalto

“Normalmente i deceduti vengono sepolte completamente dalla sabbia nel momento in cui le pareti della buca crollano inaspettatamente, lasciando praticamente nessun segno del malcapitato o della buca stessa” – affermano i due ricercatori che mettono in guardia dallo scavare buche molto profonde.

A Martha’s Vineyard, dove uno dei due ricercatori trascorreva le sue estati, i bagnini facevano ricoprire tutte le buche che superavano la vita di chi stava scavando questo in quanto ci vuole davvero niente che la stessa crolli colpendo a trascinando sotto anche chi si trova vicino. Bradley Maron afferma che i decessi relativi alla sabbia sono in generale meno documentati e che il problema è stato sottolineato con vigore negli ultimi anni quando le notizie è più facile che si diffondano grazie ai mezzi di comunicazione oggi molto capillari.