Reddito di cittadinanza, ancora una novità che lo mette a rischio. Attenzione potresti perderlo

Cambiano ancora le regole per beneficiare del Reddito di Cittadinanza, vediamo che cosa si rischia e quando è addirittura possibile perderlo. Bisogna fare molta attenzione.

Reddito di cittadinanza, ancora una novità che lo mette a rischio. Attenzione potresti perderlo

Come si sa in questi anni il Governo ha studiato importanti misure per venire incontro ad una povertà sempre più crescente. Purtroppo molti italiani sono in difficoltà e con l’arrivo del Covid-19 in moltissimi hanno perso il posto di lavoro. Si tratta di una situazione molto preoccupante a cui si sta cercando di far fronte. L’Esecutivo presieduto da Mario Draghi sta studiando un piano ad hoc per far fronte al momento di difficoltà, dovuto anche alla crisi internazionale in Ucraina.

In tutto questo sta dando una grossa mano alle persone in difficoltà il Reddito di Cittadinanza, la misura fortemente voluta dai 5 Stelle e approvata dal Governo negli scorsi anni. In questo periodo sta facendo discutere proprio la questione del Reddito di Cittadinanza, a causa del quale, secondo molti imprenditori, in questa stagione estiva non si sta riuscendo a trovare personale. E per quanto riguarda il Reddito le regole stanno per cambiare ancora.

Attenzione a non perdere il Reddito

Nelle scorse settimane il ministro Garavaglia aveva proposto al Governo di non togliere il Reddito di Cittadinanza a chi riceveva una proposta di lavoro, ma di dare a questi beneficiari soltanto metà della somma spettante, visto che appunto il benefeciario si era impegnato a trovare un lavoro e ricevere quindi uno stipendio.

Come si sa però non sempre gli stipendi sono adeguati al costo della vita, che continua a rimanere altissimo a fronte di stipendi che a volte sono a dir poco da fame. In questi giorni stanno per cambiare ancora le regole per poter beneficiare del Reddito di Cittadinanza, infatti lo si potrà perdere anche se si rifiuta l’offerta lavorativa di un privato

Inoltre, come è risaputo, può perdere il beneficio chiunque presenti dichiarazioni o documenti falsi oppure attestanti cose non vere oppure ometta informazioni dovute: in questo caso si può essere puniti con  la reclusione da due a sei anni e ovviamente si dovranno ridare indietro tutte le somme perceipite indebitamente.

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