Rai Italia e L’Eredità in lutto, ci ha lasciati poco fa a 54 anni

La Rai è in lutto per la scomparsa di un grande protagonista della nostra televisione. Ha contribuito al successo di grandi trasmissioni in onda sulla Rai: ecco di chi parliamo.

Rai Italia e L’Eredità in lutto, ci ha lasciati poco fa a 54 anni

Un grave lutto ha sconvolto il mondo della tv italiana. Purtroppo ci ha lasciati un personaggio molto importante per la nostra televisione, che per anni ha lavorato nel mondo Rai con grande professionalità e competenza. Il suo contributo è stato fondamentale per portare al successo una delle trasmissioni più celebri di sempre in onda sulla tv di Stato: L’Eredità.

Parliamo del noto game show di Rai Uno, in onda da ormai 20 anni, in cui 7 concorrenti si sfidano in diverse prove ad eliminazione, sino a raggiungere il gioco più amato del programma: la ghigliottina. Chiunque, almeno una volta, ha tentato di mettersi nei panni del concorrente, tentando di indovinare la misteriosa parola. Tra gli artefici del successo di questo gioco finale, che tiene ancora oggi incollati al teleschermo milioni di telespettatori, c’era soprattutto lui: scopriamo chi ci ha lasciati.

L’addio improvviso

Come riportato da Fanpage.it, è giunta improvvisa la triste notizia della scomparsa di uno delle figure di spicco del programma L’Eredità. Notevole è stato il suo contributo al successo della trasmissione, come d’altronde testimoniano i tanti messaggi di affetto e di stima giunti in queste ore da parte di suoi stimati colleghi.

A lasciarci è il musicista Fabrizio Sciannameo, deceduto all’età di 54 anni, e autore della sigla de ‘La Ghigliottina’, il gioco più apprezzato dell’intero programma. Oltre ad aver realizzato alcune delle colonne sonore più note del cinema e della televisione italiana, il musicista era noto per essere stato bassista di un mostro sacro della musica italiana: Alex Britti.

A darne la notizia è stato proprio il noto cantautore romano che, con un post su Facebook molto toccante, ha ricordato così l’amico e collega: “Quante ne abbiamo passate insieme», ha scritto Britti in un post, «Dal ‘96 al 2016 giornate in studio, chilometri, concerti, mangiate e bevute, risate e cazzate. Grazie Fabrizio“.

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