Ragazzi dispersi nel fiume, riemersi i primi corpi senza vita (1 / 2)

Ragazzi dispersi nel fiume, riemersi i primi corpi senza vita

La notizia che nessuno voleva sentire è appena arrivata. Purtroppo in questi giorni era diventata virale la notizia dei tre ragazzi dispersi nel fiume Natisone a Premariacco in provincia di Udine.

Purtroppo dei ragazzi si erano perse le tracce il 31 maggio scorso quando si erano recati sul posto per trascorrere qualche momento di relax insieme. Ma non avevano fatto i conti con la pericolosità di quel corso d’acqua che i locali conoscono bene in quanto è soggetto a piene improvvise.

I ragazzi, Patrizia Cormos, 20 anni, Bianca Doros 23 anni e il suo fidanzato 25enne, sono stati sorpresi dalla furia dell’acqua e non sono neanche riusciti ad afferare prima una scala e poi le corde calate dai Vigili del Fuoco giunti tempestivamente sul posto dopo la richiesta di aiuto.

A chiamare per prima i soccorsi era stata Patrizia, poi alcuni passanti che avevano visto i ragazzi in difficoltà nell’acqua. I tre si sono abbracciati per resistere alla furia dell’acqua che sempre con più potenza gli colpiva. Il sindaco di Premariacco ha seguito la vicenda sin dall’inizio spiegando quanto quel fiume sia pericoloso.

“Sembra che i ragazzi siano stati traditi dalla scarsa conoscenza del fiume” – così ha affermato il sindaco Michele De Sabata. “Le piene del Natisone si ripetono cinque volte all’anno. È logico che quando piove al nord, l’invaso si riempie rapidamente. Per 360 giorni all’anno, il fiume è balneabile, lo so bene, vivo qui. Il problema è che quei ragazzi non sapevano nulla di questo” – così ha spiegato ancora il primo cittadino.

Purtroppo in questi minuti è arrivata la notizia più brutta che si possa sentire, i media ne hanno dato immediatamente informazione.