Per anni è stata una storia consumata sotto i riflettori, una trama familiare in bilico tra il gossip e le aule di giustizia. Dietro l’esposizione mediatica, però, c’è sempre stato un dolore privato, quello di una madre che ha lottato in nome della verità.In quel momento, l’obiettivo di Raffaella Fico non era l’ennesima copertina, ma una pace attesa, un segno di normalità da donare finalmente alla figlia Pia.
L’attesa si era costruita su un ponte di speranza, un incontro programmato per ricucire, per permettere alle radici familiari di trovare un terreno comune. Si trattava di un passo avanti, pensato per unire la bambina ai suoi nonni materni e al padre.
I genitori della showgirl, infatti, avevano viaggiato da Napoli, coprendo la distanza con l’animo carico di quell’anticipazione che solo i nonni sanno provare.

Avevano un appuntamento fissato per il 12 dicembre.L’aria, che prima era densa di aspettative, si fece via via più pesante. L’orologio continuava a scorrere in un silenzio sempre più assordante.All’improvviso, quella speranza costruita con tanta fatica si è frantumata. Quello spazio atteso è rimasto vuoto. La sedia, preparata per il calciatore, non è mai stata occupata.
Dietro quella porta, per i familiari in attesa, non c’era soltanto un’assenza, ma il segno di un profondo, ennesimo dispiacere che l’uomo in questione stava per infliggere. Ma che cosa è successo precisamente a Raffaella Fico e come si può perdere un bambino al quinto mese di gravidanza? Qualcosa di davvero molto particolare e davvero assurdo.