Gli italiani sono sempre più ridotti alla canna del gas, il crescente aumento dei prezzi e il caro benzina stanno diventando sempre più insopportabili. Purtroppo la crisi dell’est Europa non fa che peggiorare questa quadro già drammatico, causando importanti ripercussioni anche dal punto di vista economico oltre che umanitario. Basti ricordare le tonnellate di grano ucraino bloccate nei porti sul mar Nero.
Sul questo particolare momento si è espresso l’ex ministro dell’economia Giulio Tremonti, che presagisce un quadro ancora pià drammatico nei prossimi mesi. Ci sarà sempre più instabilità e incertezza, e le famiglie italiane si troveranno presto a fare i conti con spese ancora più esorbitanti: ecco le parole di Tremonti.
Le previsioni dell’ex ministro
Ospite a Stasera Italia, l’ex ministro Giulio Tremonti ha risposto in modo non molto rassicurante alle domande di Barbara Palombelli circa questa particolara situazione socio-economica. Per l’economista non ci sono dubbi, l’inflazione stringerà ancora di più la sua morsa ‘soffocando’ gli italiani più poveri: “Andiamo verso una stagione difficile, un autunno dominato dall’inflazione“.
Purtroppo si sta prospettando lo scenario peggiore, con un Pil sempre più in calo e una spinta inflattiva che non pare affatto arrestarsi. Il caro-vita per gli italiani sta diventando ormai insostenibile e, in un economia che non cresce da tempo, può rappresentare, secondo Tremoni, un grave problema anche per la tenuta democratica del Paese: “I grandi problemi di disordine e di squilibrio, anche democratico, in Italia sono in arrivo da quel lato”.
Infine, per quanto riguarda la scelta dell’Unione europea circa lo stop alla vendita di auto diesel e benzina dal 2035, l’ex ministro dell’economia parla di vera e propria sciagura: “Non puoi immaginare che un secolo di industria venga spostato di colpo”. Per Tremonti il processo di transizione ecologica voluto da Bruxelles è troppo accelerato e, prospettato in questo modo, non è altro che un favore alla Cina.