Mentre continuano a scorrere sui principali siti d’informazione le immagini di quanto avvenuto a Mestre, in cui hanno perso la vita 21 persone e 15 altre sono rimaste gravemente coinvolte, la questione è più complicata del previsto poiché, oltre al dolore dei familiari, ci sono altre problematiche che non possono essere sorvolate.
Erano circa le 20:00 di martedì quando il pullman elettrico della società La Linea, modello E-12 del colosso cinese Yutong, guidato dal 40enne Alberto Rizzotto, per cause in corso d’accertamento, è precipitato. Un volo dal cavalcavia, poi le fiamme che hanno avvolto il mezzo e lo sconcerto di chi, impotente, si è trovato, in quel frangente, ad assistere alla scena.
“Apocalittica”. Così stata definita svariate volte la situazione che i soccorritori del 118 e i vigili del fuoco si sono trovati davanti, recuperando dal relitto accartocciato e ribaltato, i corpi senza vita di ventuno persone e procedendo a mettere in salvo altri quindici passeggeri le cui condizioni sono gravi.
La Procura di Venezia ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale plurimo contro ignoti e, al momento, proprio per non lasciare nulla al caso, vengono vagliate tutte le ipotesi plausibili, dal malore dell’autista, alla manovra azzardata, sino al guasto al mezzo. Oltre a questa questione volta a determinare la causa esatta di quanto accaduto, ve n’è un’altra altrettanto importante.
Poco fa è arrivato l’annuncio dell’assicurazione e il contenuto è davvero sconvolgente. Vediamo insieme cosa sta accadendo, proprio in questi minuti, nella seconda pagina del nostro articolo.