Pullman precipitato a Mestre, l’orrore poco fa (1 / 2)

Pullman precipitato a Mestre, l’orrore poco fa

La Procura della Repubblica di Venezia ha aperto una indagine circa il sinistro dello scorso 3 ottobre, quando un bus che trasportava 36 persone, per la maggior parte tutti turisti di varie nazionalità, attorno alle 19:30 è precipitato dal cavalcavia di via dell’Elettricità. Scene apocalittiche si sono vissute a Mestre, teatro del fatto in questione.

Il bus, come si sa, ha sfondato un guard rail ed è caduto sulla ferrovia sottostante. Purtroppo per 21 persone non vi è stato nulla da fare, in quanto hanno perso la vita quasi all’istante. Altre 15 persone sono al momento ricoverate negli ospedali della regione Veneto, alcuni di loro sono in gravissime condizioni.

Alla guida del bus c’era il 40enne Alberto Rizzotto, da 7 anni in servizio presso la ditta in questione, un autista che era molto bravo e preparato, che amava il suo lavoro. Che il sinistro sia stato causato dalla stanchezza è un’ipotesi già scartata a priori: Rizzotto si era messo alla guida del mezzo circa 90 minuti prima.

Molto probabilmente l’autista ha avuto un malore improvviso. Prima di cadere nel vuoto l’autobus ha strisciato per decine di metri contro il guard rail, poi lo ha sfondato ed è caduto di sotto.

Secondo quanto fa sapere la Procura di Venezia il guard rail doveva essere cambiato e visto lo stato di usura molto probabilmente la barriera non è riuscita a reggere il peso del bus.

Nella prossima pagina andremo a vedere altri dettagli circa il fatto in questione, dettagli davvero raccapricianti.