Il decesso di un figlio prima di quello di un genitore è contro natura, contro ogni logica, è il peggior lutto in assoluto, quello che ci fa sentire piccoli, impotenti, dinnanzi al corso degli eventi. Ha scosso l’Italia intera la storia del 20enne Lorenzo Alexandru Cristea, ucciso all’esterno della discoteca Playa Loca a CastelfrancoVeneto.
Con Lorenzo se ne sono andati via i suoi sogni, i suoi desideri, il suo straordinario sorriso e la sua bontà che tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere, ricordano con le lacrime agli occhi. Non ci si capacita di come tutto questo sia potuto accadere, mentre la comunità si è stretta attorno ai suoi genitori.
Un padre e una madre distrutti da un lutto immane che devono trovare la forza di andare avanti. A Lorenzo, tra le mura domestiche dei Cristea, in via Villanova a Trebaseleghe è stato dedicato un momento di preghiera in suffragio del 20enne.
Sono stati minuti davvero concitati, in cui 200 persone, radunate nel cortile della casa del ragazzo, hanno voluto ricordarlo, nel massimo raccoglimento, con gli occhi rigati di lacrime e amarezza.
Il padre di Lorenzo Cristea non ha retto, troppo forte lo strazio per la scomparsa del figlio tanto amato. Vediamo insieme cosa è accaduto, nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che gli occhi delle telecamere e della stampa hanno ripreso tutto ciò che si è consumato durante il momento di preghiera in suffragio del povero ragazzo.