Abbiamo precedentemente detto che Mauro Coruzzi, in arte Platinette, opinionista e ospite di tanti noti programmi televisivi, è stato tempestivamente ricoverato all’ospedale Niguarda dove i medici hanno preso in tempo l’ictus ischemico che lo ha colpito. Ma come sta allo stato attuale, dato che in moltissimi se lo continuano a chiedere?
Il vip 55enne, attraverso un video registrato dall’ospedale, in cui è ancora ricoverato, ha voluto ringraziare tutti coloro che lo hanno inondato d’affetto e di commenti di conforto e lo ha fatto con queste parole: “Chiedo scusa se parlo con difficoltà, ma non è semplice”. Parole iniziali davvero toccanti, quelle del suo videomessaggio, in cui ha aggiunto dei particolari sulle sue attuali condizioni di salute.
Platinette ha dichiarato: “Volevo ringraziare tutti coloro che si sono fatti vedere con i messaggi, sentire no perché non ci riesco… Volevo dire grazie. E come Greta Garbo nei film anche io parlo… Dopo il muto parlo!”. Un personaggio davvero poliedrico ed ironico, Mauro, nonostante il brutto malore, accusato all’improvviso, che gli sarebbe potuto costare caro. Eppure il suo modo di parlare è carico di positività: “Chiedo scusa se parlo a fatica ma dopo solo 20 giorni dall’ictus questo risultato è già un miracolo”.
Un video davvero forte, che ha fatto commuovere gli utenti, appartenenti a mondo dello spettacolo, della musica ma anche tantissima gente comune che lo stima e segue da anni. Tutti non vedono l’ora di rivederlo in tv e gli hanno augurato pronta guarigione. Intervistato da La Gazzetta di Parma, Mauro Coruzzi ha descritto esattamente i momenti in cui ha accusato il malore, con queste parole: “bloccato in un fermo immagine, paralizzato dall’incapacità e dalla sorpresa di non riuscire ad avere reazione alcuna”.
Un ringraziamento continuo, quello di Coruzzi, ai suoi followers e al suo fisioterapista che ha allertato immediatamente il 118, accortosi di ciò che stava accadendo all’artista. Ma Platinette è un tipo determinato, combattivo, tenace. Per questo è pronto a rimettersi subito in gioco. Una grinta da vendere la sua, condensata in queste parole: “Solo quando ti senti in mezzo a un mare di… guai, è la tua spinta che diventa una marcia in più a farti risalire in superficie, la sola che farà la differenza”. Coruzzi ha raccontato il suo percorso di riabilitazione, con un appello rivolto a chi si trova alle prese con una situazione simile alla sua: “Non permettete che vi sia strappata via la speranza, per voi, per chi vi sta vicino, per un dopo che può solo migliorare”. Anche noi non possiamo che far tesoro delle sue parole, augurandogli una pronta guarigione.