Al suo fianco per 36 anni, non è stata solo l’assistente storica di Pippo Baudo, ma una figura profondamente radicata nella sua vita, al punto da essere considerata “famiglia”. Un legame che il conduttore ha suggellato in maniera inequivocabile nel suo testamento, lasciandole una quota ereditaria quasi pari a quella dei figli, Tiziana e Alessandro.
Parliamo ovviamente di Dina Minna che, ieri mattina, presso lo studio del notaio Renato Carraffa a Bracciano, era presente alla lettura delle ultime volontà del re della televisione italiana, scomparso lo scorso agosto. All’incontro, caratterizzato da grande compostezza, erano presenti i due figli di Baudo e gli avvocati di fiducia.
L’atmosfera serena è stata confermata da un gesto semplice e simbolico: un caffè consumato insieme in un bar vicino, a suggello di un rapporto che va oltre gli affari. Il patrimonio lasciato da Baudo è stimato in oltre dieci milioni di euro, frutto di una carriera straordinaria: tredici edizioni di Sanremo, cachet televisivi, pubblicità e una serie di proprietà immobiliari di prestigio, tra cui case a Roma, terreni a Fiano Romano e appezzamenti in Sicilia.
Sebbene i principali eredi restino i figli, la scelta di includere in misura così significativa la signora Minna racconta una storia di affetto e riconoscenza. Un sentimento che lei stessa aveva espresso definendo Baudo “un padre”. Un rapporto speciale, che avrebbe compiuto 36 anni a ottobre e che si era già manifestato pubblicamente durante la camera ardente, dove Dina accoglieva i visitatori accanto a Tiziana.
Completano il quadro la possibile presenza di altri lasciti, forse destinati a collaboratori o enti benefici, secondo la natura generosa che molti gli riconoscevano. Assente, invece, all’appuntamento notarile, Giorgio Assumma, l’amico fraterno che aveva annunciato la scomparsa del presentatore.