La triste storia della pensionata 78enne Pierina Paganelli, deceduta lo scorso 3 ottobre a Rimini, dopo essere stata raggiunta da 29 coltellate nei sotterranei di via del Ciclamino, ha scosso il mondo della cronaca nera nazionale. L’ex infermiera, tornata da un incontro con i Testimoni di Geova, di cui faceva parte, ha trovato la morte.
Tutti coloro che hanno seguito, sin dalle prime battute, il femminicidio di Pierina, in tutti questi mesi hanno sperato in un’evoluzione del caso che potesse portare ad un punto di svolta.
Per chi non lo ricordi, è stata proprio la nuora Manuela Bianchi, moglie del figlio Giuliano Saponi, rimasto coinvolto in uno strano incidente qualche mese prima del decesso della madre, a scoprire, il mattino seguente, il corpo senza vita della suocera. Da allora in poi, gli inquirenti hanno effettuato un lavoro meticoloso al fine di ricostruire, dettagliatamente, tutta la vicenda.
Di mesi ne sono passati otto e le indagini hanno portato all’iscrizione di Louis Dassilva, vicino di casa della Paganelli, nel registro degli indagati. Poco dopo, si è venuto a sapere che l’uomo, 34enne di origini senegalesi, era l’amante della nuora di Pierina, ossia di Manuela. Il 16 luglio è finito in cella e secondo chi indaga, il movente del femminicidio di Pierina è da rinvenirsi nella relazione extraconiugale tra Dassilva e la Bianchi.
Sul caso Pierina Paganelli è appena arrivata la svolta. Vediamo insieme cosa è emerso dal DNA in dettaglio, nella seconda pagina del nostro articolo.