Piccolo Leonardo deceduto all’asilo, viene fuori la verità sulla felpa (1 / 2)

Piccolo Leonardo deceduto all’asilo, viene fuori la verità sulla felpa

Arezzo, una giornata come tante. Nell’atmosfera di un asilo nido, dove i colori pastello e il vociare allegro creano una bolla di routine confortante, si è consumato un momento di quiete innaturale.

Tutto si svolgeva nella normalità delle ore pomeridiane, tra il gioco e l’attesa del rientro a casa. I piccoli erano impegnati, le educatrici vigili, ma in quel frangente un velo di normalità si è spezzato per sempre.

Attorno al piccolo Leonardo, un bambino di appena due anni, si è improvvisamente generato un silenzio che ha squarciato il ronzio sereno della giornata. Un silenzio che non poteva e non doveva esserci.Stava indossando la sua felpa, un capo d’abbigliamento comune, innocuo in apparenza.

Ma su quell’indumento era presente un dettagli, un elemento che, secondo le normative, non avrebbe mai dovuto far parte del suo vestiario. In un attimo, il capo d’abbigliamento si è trasformato in una trappola assurda e micidiale, innescata in modo inspiegabile. Il soccorso è stato immediato, le manovre di rianimazione sono partite nella speranza di invertire la rotta.

Eppure, quel meccanismo improvviso non ha lasciato scampo al bambino. Per il piccolo Leonardo, l’emergenza vitale era già in corso, lasciando attonita un’intera comunità e innescando l’indagine della Procura.

L’attenzione, ora, si è stretta proprio su quel dettaglio. C’è un solo quesito che tormenta gli inquirenti e il Paese intero: se quel modello era vietato dalla legge, come è arrivato a casa di Leonardo? Come mai appunto lo indossava e ci sono delle responsabilità?