"Perché ridevano tutti al funerale di Rovagnati?" Lo strano caso sui social (2 / 2)

Più di mille persone hanno partecipato alla cerimonia funebre, rendendo omaggio a un uomo profondamente amato e stimato. Il sagrato della parrocchia di San Martino a Biassono (Monza e Brianza) era gremito di persone per l’ultimo saluto a Lorenzo Rovagnati, amministratore delegato dell’omonima azienda di salumi, tragicamente scomparso a soli 41 anni in un incidente in elicottero.

Tra la folla spiccava la presenza della moglie, Federica Sironi, che stringeva le mani dei due figli maggiori, Paolo e Beatrice. La terza figlia della coppia, Sofia, è nata appena due giorni prima del funerale, un evento che ha reso il dolore della perdita ancora più intenso.

Durante la cerimonia, Federica ha dedicato parole toccanti al marito, ricordandolo con amore e gratitudine: “La notte è buia, ma ricorderò ai nostri figli chi sei stato e i bei momenti passati insieme. Quando è nata Sofia, ti ho sentito vicino e questo mi ha dato la forza di andare avanti“. Ha poi aggiunto: “La vita è fragile come un soffio, ma forte come nostra figlia, il tuo ultimo dono. Ti sentivo al mio fianco martedì, e so che non mi lascerai mai sola“.

Lorenzo Rovagnati ha perso la vita il 5 febbraio, una settimana prima della nascita della sua terza figlia. L’elicottero su cui viaggiava si è schiantato nei terreni vicini alla residenza di famiglia a Castelguelfo, nel Parmense, lasciando sgomenti familiari e amici. Tuttavia, un dettaglio emerso dalle immagini del funerale ha suscitato dibattito sui social.

Alcune fotografie mostrano la moglie e la madre di Rovagnati con espressioni sorridenti, un atteggiamento che ha destato perplessità tra gli utenti. “Cosa hanno da ridere?”, si sono chiesti in molti, dando il via a un’ondata di commenti critici. C’era chi sottolineava come, in un momento tanto drammatico, il sorriso potesse apparire fuori luogo. Altri, invece, hanno difeso la famiglia, ritenendo che un’espressione momentanea non possa cancellare il dolore vissuto in questi giorni di lutto.