Sono giornate calde sul fronte pensione, sia in Italia che all’estero. In Francia divampa la protesta: quello di ieri è stato l’ottavo giorno di intensa mobilitazione contro la riforma delle pensioni ideata da Emmanuel Macron, che prevederebbe l’aumento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni.
Un tentativo simile fu fatto anche nel 2019, ma anche in quell’occasione i francesi misero a ferro e fuoco le città, ritardando di qualche anno un progetto di legge che si sta cercando di reintrodurre quest’anno. C’è da dire che in Francia l’età pensionabile è, almeno sino ad ora, la più bassa d’Europa e l’intento del presidente francese è quella di spingerla verso l’alto per adattarla agli standard infelici degli altri paesi europei.
Anche in Italia si respira aria di grande cambiamento sul fronte pensioni. E’ già disponibile sul sito dell’Inps la domanda per la pensione anticipata flessibile introdotta, seppur in via sperimentale, dalla legge di bilancio 2023. Spetta a quei lavoratori che hanno 62 anni di età e maturato 41 anni di contributi.
Buone notizie anche per le donne, perchè oltre a Quota 103 il governo ha introdotto Opzione Donna, un anticipo pensionistico per le lavoratrici che il Governo ha fatto il possibile per introdurre, nonostante i problemi di copertura economica.
Ma non è tutto, perchè sono previste importanti novità per quanto riguarda il ritiro delle pensioni a partire dal prossimo mese di aprile. A quanto pare i pagamenti avverranno in ritardo: cerchiamo di scoprire il nuovo calendario ed il motivo di questo cambiamento.