
Novità bollono in pentola sul fronte pensionistico e scatteranno a breve, brevissimo, a gennaio 2026., per cui la curiosità di scoprire cosa sta per accadere è davvero enorme.
Il dato che risponde subito al quesito è significativo: l’aumento complessivo per i percettori della pensione minima supererà i 360 euro l’anno. Questa cifra non è frutto solo dell’ordinario adeguamento all’inflazione, ma è potenziata dagli interventi specifici previsti dalla nuova Legge di Bilancio. Per vedersi riconosciuto questo incremento, è necessario soddisfare una serie di requisiti rigidi, a partire dall’età: il requisito anagrafico standard è fissato al compimento dei 70 anni.
Tuttavia, il sistema riconosce un percorso di flessibilità basato sul passato contributivo: l’età minima richiesta può essere ridotta di un anno ogni cinque anni di contribuzione, con uno sconto massimo di cinque anni sul totale. Per i casi di maggiore fragilità, come gli invalidi civili totali, la soglia anagrafica è abbassata al raggiungimento della sola maggiore età.

Il secondo pilastro imprescindibile è la situazione economica: l’accesso all’integrazione è consentito solo se i redditi del pensionato non superano specifici limiti previsti dalla normativa vigente. È un meccanismo complesso, fondato su un “tasso di rivalutazione” provvisorio stabilito dal Governo.
Solo dopo la certificazione del dato definitivo da parte dell’ISTAT, l’INPS provvede ai conguagli, assicurando che l’assegno sia sempre allineato all’andamento reale dei prezzi. Capiamo bene quante significative novità bollono in pentola e , mancando davvero una manciata di giorni al mese di gennaio, è opportuno annotarle, continuando a seguire tutti gli sviluppi in modo preciso e dettagliato.