Gli ultimi mesi sono stati particolarmente duri per gli italiani, alle prese con costi sempre più insostenibili delle utenze domestiche, e con un’inflazione ormai da capogiro. Tra le prime importanti incombenze del nuovo governo targato Giorgia Meloni c’è sicuramente la prossima Legge di Bilancio, oggetto di grande attenzione anche in Europa.
Lo scorso lunedì la bozza della legge è stata approvata dal Consiglio dei Ministri e dovrà passare ora al vaglio del Parlamento. Tra le misure più discusse che saranno previste nella legge di bilancio 2023 ci sarebbe anche un’importante novità per i pensionati. Purtroppo si tratta di brutte notizie per loro: scopriamole nel dettaglio.
Di cosa si tratta
Nella prossima Legge di Bilancio, oltre alla varie misure disposte per i cittadini e per le imprese, tra le quali spiccano la nuova Quota 103, la conferma dell’Ape Sociale o l’Opzione donna non manca anche una intera sezione dedicata al tema scottante delle pensioni. In particolare, all’art 56 della bozza spiccano le nuove fasce di rivalutazione.
Si tratta di una revisione del meccanismo di indicizzazione per il biennio 2023/2024 che comprende due importanti novità: un’estensione straordinaria della percentuale per le pensioni minime; una stretta sulla perequazione delle pensioni più alte. Il risultato è che per le pensioni sino a 2100 euro al mese la rivalutazione sarà riconosciuta sull’intero importo, mentre invece per i percettori di pensioni oltre ai 5250 euro si avrà una rivalutazione del 35%.
Protestano intanto i sindacati, che stando ai primi calcoli effetuati, stimano una perdita media pro-capite di oltre 1200 euro all’anno per 4.3 milioni di pensionati. Per far fronte invece al pesante macigno dell’inflazione, una vera e propria paga che si sta ripercuotendo sulle tasche di tutti gli italiani, il Governo ha disposto un aumento delle pensioni minime: è previsto un incremento di 1,5 punti percentuali per il 2023 e di 2,4 per il 2024.