Il giallo di Liliana Resinovich è più vivo che mai. Sono trascorsi tre anni dal ritrovamento del suo corpo, ma il mistero che ruota attorno alla pensionata triestina, rinvenuta priva di vita, non si è ancora risolto.
Lilly, come tutti coloro che le volevano bene la chiamavano, ex dipendente regionale in pensione, è uscita dal suo appartamento di via Verrocchio, a Trieste, il 14 dicembre 2021, intorno alle 8:30.
Non ha più fatto ritorno tra le mura domestiche in cui viveva assieme al marito Sebastiano, Sino al rinvenimento della suo corpo, il 5 gennaio 2022, nel parco dell’ex ospedale psichiatrico. La donna, come abbondantemente reso noto dalla stampa, era rannicchiata a terra in posizione fetale sul lato sinistro, infilata in due sacchi neri.
Da allora in poi, il più grande interrogativo, ad oggi non risolto, è il seguente, si è trattato di un gesto estremo oppure qualcuno ha tolto la vita alla Resinovich?Di tempo ne è passato tanto. Gli inquirenti continuano ad indagare e il caso continua ad occupare le pagine di cronaca e i salotti televisivi delle trasmissioni che si occupano di scomparsi, da Chi l’ha visto? a Quarto grado.
A rompere il silenzio, ora, è la cugina di Liliana Resinovich, puntando il dito contro una determinata persona. Vediamo insieme di chi si tratta e cosa sta succedendo nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che il caso della pensionata triestina è uno dei più complessi e articolati della cronaca nera nazionale.