Massimo Pistolesi è uno dei migliori pneumologi del nostro Paese. Come sempre l’esperto viene interpellato quando ci sono in circolo ad esempio gravi epidemie oppure quando c’è da parlare delle condizioni di una personalità famosa.
E il caso del Papa è proprio uno di quelli che sta tenendo banco in questi giorni. Pistolesi ha ascoltato l’audio che tutti noi abbiamo ascoltato registrato dal Papa, quello in cui ha ringraziato i fedeli per le preghiere rivolte a lui. Un audio breve, in spagnolo (lui è argentino) che però secondo Pistolesi indicherebbe un quadro clinico grave.
“Il profilo è quello di un malato molto grave” – ha affermato Pistolesi intervistato dalla stampa nazionale. Questo in quanto il Santo Padre si è presentato con un fortissimo affanno non riuscendo a terminare le frasi più lunghe. Indice secondo l’esperto di un quadro “stabile” ma gravissimo.
“Non potrà durare a lungo e le sue condizioni attuali sono destinate ad esaurirsi” – ha spiegato senza troppi giri di parole Pistolesi secondo il quale “c’ poco altro da fare” – ha aggiunto facendo intendere che per il Papa potrebbe appunto non finire bene.
“Mi aspetto uno stato di sopravvivenza” – ha concluso poi Pistolesi secondo il quale quindi il Santo Padre potrebbe durare anche a lungo in questa condizione ma non sa quanto possa rimanerci. Vedremo come evolverà la situazione il prossimo bollettino medico sarà diffuso nella serata di lunedì 10 marzo.
Inoltre nella fase pre ricovero la faccia di Papa Francesco era apparsa più magra ma gonfia, chiaro indizio di una “terapia cortisonica” che era già in atto in Vaticano e che testimoniano secondo l’esperto come già in quella occasione le sue condizioni fossero serie.