La stagione influenzale è entrata nel vivo nelle ultime settimane, facendo registrare un aumento costante dei casi su tutto il territorio nazionale. Con l’abbassamento delle temperature e una maggiore permanenza in ambienti chiusi, i virus influenzali trovano condizioni ideali per diffondersi rapidamente, colpendo in particolare bambini, anziani e soggetti più fragili.
Secondo gli esperti, il picco influenzale è ormai vicino o già in atto in diverse regioni. I sintomi più comuni restano febbre alta, tosse, mal di gola, dolori muscolari e una marcata sensazione di stanchezza, che in molti casi costringe a letto per diversi giorni. Accanto ai virus influenzali classici, continuano a circolare anche altri virus respiratori, contribuendo a un quadro clinico spesso più complesso.
La pressione sui medici di base e sui pronto soccorso è in aumento, soprattutto nelle fasce orarie serali e nei fine settimana. Le strutture sanitarie segnalano un incremento degli accessi legati a complicanze respiratorie, in particolare tra gli anziani e le persone con patologie croniche, per le quali l’influenza può rappresentare un rischio maggiore.

Gli esperti invitano infine a non sottovalutare i sintomi e a evitare il “fai da te”, soprattutto in presenza di febbre persistente o difficoltà respiratorie. Con l’avvicinarsi del picco, un comportamento responsabile e attento è fondamentale per proteggere la propria salute e quella degli altri, limitando al contempo l’impatto dell’influenza sul sistema sanitario.
Con l’aumento dei casi di influenza stagionale, la dottoressa Melania De Nichilo richiama l’attenzione sull’importanza della prevenzione e consiglia di seguire la cosiddetta “regola delle tre L”. Di cosa si tratta? Scopriamolo nella seconda pagina.