La Chiesa cattolica e il mondo intero si sono raccolti oggi in Piazza San Pietro per rendere l’ultimo omaggio a Papa Francesco. La solenne Messa esequiale, presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re, ha visto la partecipazione di circa cinquemila tra cardinali, vescovi, sacerdoti e migliaia di fedeli provenienti da ogni parte del globo.
Numerosi capi di Stato, rappresentanti di altre confessioni religiose e delegazioni internazionali hanno presenziato alla cerimonia, testimoniando l’eco universale del pontificato di Francesco. Durante l’omelia, il cardinale Re ha ricordato Papa Francesco come “un pastore instancabile, vicino agli ultimi, artefice di ponti e mai di muri”.
Sono stati sottolineati i temi che hanno caratterizzato il suo pontificato: la misericordia, la pace, il rispetto per il creato e l’impegno per una Chiesa inclusiva e missionaria. Terminata la Messa, il feretro di Papa Francesco, collocato su una semplice bara di cipresso, è stato trasferito nelle Grotte Vaticane, dove è stato sepolto accanto ai suoi predecessori.
La figura di Papa Francesco lascia un segno indelebile nella storia contemporanea: primo Pontefice latinoamericano e primo gesuita a salire al soglio di Pietro, ha saputo guidare la Chiesa in un’epoca di profondi cambiamenti, promuovendo il dialogo interreligioso e aprendo le porte a temi del tutto nuovi per la tradizione.
Le esequie hanno dato il via anche ai Novendiali. Questo periodo sarà anche un momento di preghiera e riflessione per i cardinali, in vista del prossimo Conclave. In cosa consiste questa nuova fase dei Novendiali? Scopriamolo nella pagina successiva.