Papa Francesco, Bassetti gela il mondo intero: "Pregate per lui…" (2 / 2)

Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, in una lunga intervista ha  parlato di quali sono le aspettative su Pontefice, dopo l’ultimo bollettino  medico , diramato ieri sera in cui si parla di una nuova crisi respiratoria con broncospasmo.

Bassetti ha dichiarato: “Purtroppo, credo che siamo stati tutti abbastanza ottimisti. Non vorrei fosse l’inizio del precipitare  della situazione”.  Il bollettino non è bello, in quanto si è in presenza di una polmonite polimicrobica con germi ognuno diverso dall’altro, con la somministrazione della ventilazione ad alti flussi, come è accaduto durante la prima crisi.

Il papa ha un  polmone già pesantemente alterato,  ha una brutta asma cronica e  soffre di  bronchiectase. E’ dunque un  paziente fragile e a rischio di mille complicanze. Papa Bergoglio fa terapia con cortisone da molti anni e questo crea altri problemi di immunodepressione. È sovrappeso, e anziano.

Bassetti ha aggiunto: ” Noi gestiamo ogni giorno pazienti come sua Santità. Sembra andare tutto bene poi a un certo punto le cose vanno peggio. È questo l’andamento della patologia,  purtroppo. Fatto di alti e bassi, altalenante e improvviso” E’ d’accordo con tutto ciò che i sanitari stanno facendo ma “Purtroppo queste forme di polmonite spesso vanno a finire male, non sempre si superano”.

Il virologo ritiene che la polmonite sia ancora in corso,  ma che ci sia qualcosa di non chiaro ancora.  Forse l’antibiotico resistenza complica la gestione della polmonite bilaterale  e la prognosi è molto delicata. Bassetti ha chiosato: ” Ripeto: credo che facciano bene i fedeli a pregare. L’invito che ha sempre fatto Papa Francesco, durante tutto il suo Pontificato. E molti in questi giorni, in queste ore, in piazza o in privato, dicono di pregare per la sua salute o comunque per lui. Un abbraccio che coinvolge i fedeli di ogni parte del mondo, ora che il pontefice, in una stanza al nono piano dell’ospedale Gemelli, si affida con la sua nota serenità al volere di Dio e all’amore dei credenti”.