Paolo, i genitori hanno dato i nomi dei bulli ai carabinieri. I ragazzini: "Ormai è deceduto.. (2 / 2)

Secondo quanto appreso dalla stampa nazionale sono stati i genitori di Paolo a dare i nomi dei ragazzini responsabili degli insulti a Paolo. Si sono recati dai carabinieri sporgendo regolare denuncia e adesso sul caso sta indagando la Procura dei Minori che ha aperto un fascicolo per istigazione al gesto volontario.

Una accusa gravissima. Ma quello che sta emergendo in queste ore è qualcosa che ci porta davvero a riflettere su quanto fosse grave la situazione, una situazione su cui però anche la psicologa che seguiva Paolo aveva posto l’attenzione giudicandola però con problemi “non rilevanti”.

Ma sarebbe fondamentale anche una testimonianza di una persona, Sergio, che lavora a Santi Cosma e che, passando vicino a un gruppo di ragazzi, racconta di aver sentito pronunciare queste parole in dialetto: “Ormai è deceduto, e ci cachi gliu cazz…” – hanno affermato tali ragazzini fulminati con lo sguardo da Sergio.

Paolo, i bulli difesi dai genitori sul gruppo WhatsApp di classe Paolo, i bulli difesi dai genitori sul gruppo WhatsApp di classe

“Quando li ho fissati sono tornati seri, angioletti composti” – ha raccontato ancora Sergio al Corriere della Sera. E al vaglio degli inquirenti ci sono anche le chat WhatsApp dei genitori dove pare che anche il pare di Paolo venisse deriso quindi cercava di porre all’attenzione la situazione del figlio.

Una vicenda che è lungi ancora dall’essere chiusa e che farà sicuramente tanto parlare anche nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Sul web si continuano a consumare parole, immagini e commenti alla vicenda, con la tastiera puntata soprattutto sulla scuola e sui suoi alunni problematici.