Sessantotto fendenti in tutto. Una quantità abnorme, insomma, quelli scagliati da Riccardo Chiaroni sul fratellino Lorenzo e sui suoi genitori, togliendo loro la vita nel villino di Paderno Dugnano in cui viveva con la sua famiglia, tutta da lui sterminata. Una strage, quella messa in atto dal 17enne, nella notte tra sabato e domenica.
Di colpo, l’Italia intera ha avuto a che fare con un caso di estrema efferatezza, che tanto ci ricorda la strage di Novi Ligure. Di ora in ora, la ricostruzione di quella maledetta sera si arricchisce, purtroppo, di racconti sconvolgenti, quelli resi dal reo confesso che si trova nel penitenziario minorile Beccaria di Milano.
Sono racconti che ripercorrono la mattanza da lui compiuta, all’indomani dei festeggiamenti per il compleanno di Fabio, e fanno rabbrividire poiché ci sembra di essere anche noi sulla scena criminis, quella della mura domestiche del villino che vedete in foto.
Proprio come accaduto per altri delitti efferati, anche questo si è fatto teatro di un caso che ha scosso l’Italia intera nell’ultimo weekend di agosto, lasciandosi tutti sgomenti e increduli.
Riccardo Chiaroni ha vuotato il sacco, raccontando qualcosa di davvero sconcertante sui genitori, avvenuta in quella maledetta sera. Vediamo insieme, attraverso le sue parole, cosa è avvenuto, nella seconda pagina del nostro articolo, dal momento che ripercorrerle nell’ordinanza cautelare è davvero raggelante.