Di recente moltre star italiane si sono sottoposte all’ozonoterapia, secondo molti una vera e propria panacea per contrastare l’invecchiamento cellulare e numerose patologie. Molto Vip stanno pubblicizzando sempre di più questa terapia, in particolare Belen Rodriguez si è fatta immortalare più volte durante le sedute, trascinando con sè molte amiche.
Tuttavia prima che si faccia diventare una moda un trattamento medico è bene sempre considerare le possibili controindicazioni ed effetti collaterali. I medici mettono in guardia sui possibili rischi di una terapia che non c’è dubbio apporti benefici, ma senza trascurare anche l’altra faccia della medaglia: ecco cosa hanno spiegato.
Le possibili controindicazioni
Non c’è dubbio che questo tipo di trattamento abbia dei benefici formidabili: dall’azione contro i radicali liberi, all’effetto analgesico e antinfiammatorio, per concludere infine con quello battericida e immunomodulante. Tuttavia, oltre appunto agli aspetti positivi, occorre sempre considerare sul piatto della bilancia anche le possibili controindicazioni, come d’altronde per qualsiasi trattamento di tipo sanitario.
Secondo quanto rivela Ozonoterapiaroma.it, un portale specializzato in questo tipo di trattamento, oltre agli enormi benefici di questo innovativo trattamento è fondamentale considerare anche i possibili effetti collaterali. Trattandosi di una terapia che prevede un ago endovena, in rari casi si possono verificare reazioni vagali, ecchimosi o piccoli ematoti nella zona dell’inoculazione. Si tratta di informazioni pericolosamente sottaciute in chi pubblicizza il trattamento.
Sebbene in linea generale si possa considerare come un trattamento assolutamente sicuro, è sconsigliato a chi soffre di problemi di cuore e ansia, in quanto tra gli effetti avversi c’è anche la tachicardia. Per queste ragioni c’è molta preoccupazione rispetto al messaggio che viene fatto passare sui social, dove molti vip lo stanno pubblicizzando con eccessiva leggerezza. E’ importante far capire alla gente che prima di ricorrere a questo tipo di terapia è fondamentale innanzitutto rivolgersi al proprio medico per un consulto.