Si è conclusa con un lieto fine la vicenda di Ottavia Piana, la speleologa che in questi giorni è rimasta bloccata nella grotta Abisso Bueno Fonteno in provincia di Bergamo. Una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso tutta Italia.
Ottavia è rimasta bloccata a 400 metri di profondità in un dedalo di gallerie, grotte, canyon e pareti verticali. Un complesso che si snoda per 19 chilometri quello di Bueno Fonteno e che per la maggior parte è ancora inesplorato. Proprio per mappare i luoghi Ottavia era scesa assieme ad altre 9 persone.
Proprio a lei però aspettava la sfortuna. Per motivi ancora da precisare, la giovane è rimasta bloccata nella giornata di sabato e da allora i soccorritori hanno fatto di tutto per portarla in superficie. Un recupero complesso quella della donna, che però è andato a lieto fine anche grazie alla sua collaborazione.
Una donna forte e tenace Ottavia che nonostante la sua giovane età è una grande professionista nel settore. C’è anche chi l’ha criticata in queste ma i colleghi hanno spiegato che le persone come la Piana sono dei professionisti che sanno quello che fanno e conoscono perfettamente i rischi delle loro operazioni.
Certo rimanere sotto terra per tanti giorni non è proprio il massimo. Nonostante Ottavia sia uscita dalla grotta con diverse fratture al volto, al torace e con le caviglie rotte tutto è filato per il meglio. Al momento la ragazza si trova ricoverata presso l’ospedale di Bergamo dove viene seguita dai medici.
Nella prossima pagina del nostro articolo andremo però a vedere la storia del soccorritore che l’ha portata fuori dalla grotta.