Omicidio Carol, il padre rivela un particolare agghiacciante: di cosa si tratta

Dettagli sempre più raccapriccianti emergono dal terribile omicidio di Carol, uccisa barbaramente da Davide Fontana, ora in carcere a Brescia. Il padre della vittima, in arrivo in Italia per i funerali, rivela intanto un particolare agghiacciante.

Omicidio Carol, il padre rivela un particolare agghiacciante: di cosa si tratta

Non si dà pace, Fabio Maltesi, padre della povera 26enne uccisa barbaramente dal vicino di casa, Davide Fontana, reo confesso del terribile omicidio. “Sono sconvolto, ditemi che non è vero“, queste le parole struggenti pronunciate in queste ora dal padre della ragazza. Ciò che ha scoperto, infatti, è qualcosa di raccapricciante, degno di una sceneggiatura da film horror.

Fabio Maltesi è in arrivo in Italia proprio in queste ore, per celebrare il funerale della povera Carol, amatissima figlia che purtroppo ha perso tragicamente la vita. Il dolore è troppo grande, non può consolarlo neppure sapere che il mostro che ha ucciso sua figlia si trova ora nel carcere di Brescia in isolamento. Nessuna giusta pena potrà mai ridargli la figlia. E c’è un particolare di questa vicenda, che gli trafigge ancora di più il cuore: ecco di cosa si tratta.

Ecco cosa ha scoperto

Carol Maltesi è stata uccisa nel suo paesino dove risiedeva, a Rescaldina, in provincia di Milano. Il suo assassino, un bancario e fotografo, oltre ad aver commesso questo crimine così efferato, si è scoperto che, nelle settimane successivo all’omicidio, rispondesse ai messaggi del padre della vittima facendogli credere che stesse bene. Un particolare davvero inquietante che ha sconvolto ancora di più il povero Fabio Maltesi.

Con il cuore spezzato, ha commentato così, drammaticamente, questa ulteriore barbaria: “Un mostro, quell’uomo è un mostro. In queste settimane io scrivevo a mia figlia e lui mi rispondeva facendo finta di essere la mia Carol. Credevo che lei stesse bene e invece l’aveva già ammazzata, ci siamo mandati messaggi anche per il mio compleanno, ma ora ho scoperto che era lui a farmi gli auguri, non mia figlia. Sono sconvolto, ditemi solo che non è vero“. Davvero struggenti le parole del padre della vittima che, residente ad Amsterdam, è in queste ore in procinto di raggiungere l’Italia per dare l’addio alla figlia.

Così, il Fontana, dopo aver ucciso la povera 26enne ed essersi disfatto del cadavere sparso in vari sacchi neri della spazzatura, avrebbe continuato a far credere ai familiari della vittima che Carol stesse bene, rispondendo ai messaggi che riceveva sul telefonino. Anche la madre della vittima conferma quanto detto dal padre, più volte infatti aveva provato a chiamarla e l’assassino, fingendo di essere Carol, rispondeva tramite messaggi di non poter usare il telefono in quanto in vacanza a Dubai. Non c’è che dire, il piano è stato davvero diabolico e ha retto per diverse settimane.

Continua a leggere su Fidelity Donna