Nuovi sintomi di Omicron 5. L’allarme è arrivato in questi istanti: ecco come riconoscerli e cosa fare

Continua a spopolare la variante Omicron 5, gli scienziati hanno individuato i nuovi sintomi. A fare il punto della situazione il professor Pregliasco: ecco cosa ha rivelato.

Nuovi sintomi di Omicron 5. L’allarme è arrivato in questi istanti: ecco come riconoscerli e cosa fare

Il quadro epidemiologico in Italia non è ancora molto rassicurante, dall’ultimo bollettino rilasciato dal Ministero della Salute si registrano ancora oltre 100 mila contagi. La nuova variante del virus viaggia a velocità doppia, in quanto è evidente come sia più contagiosa, ma allo stesso tempo nella maggior parte dei casi del tutto innocua.

Ad infettarsi sono anche i vaccinati, poiche la variante Omicron 5 riesce ormai ad eludere la protezione offerta dal vaccino. Per questo motivo i virologi predicano ancora molta prudenza e spingono verso le nuove dosi di vaccino, in autunno molto probabilmente la quarta dose sarĂ  allargata a tutti. Intanto Fabrizio Pregliasco mette in guardia sui nuovi sintomi della malattia: ecco di quali si tratta.

I nuovi sintomi

Gli esperti prevedono che la nuova ondata di Covid verosimilmente continuerà a far salire i contagi sino alla fine di luglio, per poi frenare ad inizio agosto. Secondo il professore Fabrizio Preliasco il quadro della situazione è piuttosto chiaro: “Siamo in una fase di transizione con un grande aumento dei contagi dovuto alla presenza di Omicron 5, variante molto contagiosa in grado di eludere la protezione conferita dai vaccini e da una precedente infezione. Tutto ciò fa sì che ci sia un enorme incremento dei casi, ma che in proporzione quelli gravi siano relativamente pochi”.

Il noto virologo si è poi espresso in merito ai sintomi di questa nuova variante, che solitamente si manifesta con febbre alta e la solita perdita di gusto e olfatto; nei casi più gravi può raggiungere i polmoni e provocare polmoniti. Pregliasco mette poi in guardia rispetto a chi ha sintomi più blandi: “Molti invece hanno sintomi molto più lievi come tosse, raffreddore, leggero mal di gola. E questa è una buona notizia, ma è anche una “fregatura”: chi ha questi sintomi spesso non fa neppure il tampone, esce e infetta altre persone.”

Nonostate la grande maggioranza dei nuovi casi siano vaccinati, per Pregliasco la strada giusta è ancora quella della vaccinazione in quanto, a suo dire, i non vaccinati rischierebbero ancora molto dal Covid: “… Le probabilità di incorrere in una malattia grave, con ricovero in terapia intensiva e la morte, sono ancora importanti per i soggetti fragili non vaccinati”. In merito alla variante BA 2.75, se diventerà prevalente, per il virologo c’è il rischio di una nuova, ennesima, ondata in autunno.

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