Suscitano molto scalpore le ultime dichiarazioni di Bill Gates, secondo cui la battaglia contro il Covid sarebbe tutt’altro che vinta. Anzi, per il presunto filantropo sarebbe imminente la diffusione di varianti molto più letali rispetto a quello che conosciamo. Parole allarmistiche che suonano molto strane rispetto alla situazione attuale, ormai decisamente sotto controllo.
Proprio per questo, in tutto il mondo le restrizioni contro il Covid sono state in gran parte annullate, salvo che per alcune folli eccezioni tipo la Cina. Le affermazioni inquietanti del noto miliardario americano hanno suscitato l’interesse dei nostri virologi, che sono voluti entrare nel merito della questione. E’ davvero in arrivo una variante Omicron più letale? Ecco come la pensano.
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Stanno facendo molto discutere le affermazioni di Bill Gates, secondo cui il peggio della pandemia deve ancora arrivare. Visto il momento attuale, dove si registra una situazione sanitaria oramai sotto controllo, ci si domanda se le parole dell’affarista americano non siano eccessivamente allarmistiche. Di avviso in gran parte diverso sono i nostri virologi, che ritengono la situazione non così grave come quella paventata dal presunto filantropo.
Secondo il direttore del San Martino di Genova, Matteo Bassetti, il mondo ha reagito molto bene ai vaccini: “…Abbiamo reso questo virus meno aggressivo di quanto fosse due anni fa. Le forme gravi sono decisamente di meno. Personalmente non credo che il peggio debba ancora arrivare ma, se non faremo un intervento coordinato da parte di tutti, 10 milioni di persone all’anno nel mondo moriranno nel corso del tempo a causa dei batteri resistenti agli antibiotici”. Dello stesso avviso anche la virologa Gismondo, secondo cui la variante Omicron, sebbene sia più contagiosa, risulta molto meno letale.
A risultare più in linea con l’allarmismo di Bill Gates è, invece, Walter Ricciardi: “Credo che le preoccupazioni di Bill Gates vadano prese in seria considerazione perché basate su fatti obiettivi“. Per il professore ordinario di Igiene alla Cattolica, la pandemia non è ancora finita e bisogna mettere in conto anche gli scenari più catastrofici.